Metodo Agile

Scopriamo quali sono i punti chiave del metodo agile, e perché sia importante seguirne i principi nello sviluppo di software.
Metodo agile

Parliamo spesso di metodo agile per la progettazione, ma cos’è realmente?

Metodo agile per la realizzazione di un progetto

Seguendo i principi di questa metodologia (Manifesto Agile), è necessario organizzare team di sviluppo piccoli, poli-funzionali e auto-organizzati che facilitino lo sviluppo iterativo e incrementale assieme al cliente.

Quali sono i 4 valori fondamentali del metodo agile?

Sono distinti 4 valori che per le aziende che utilizzano un metodo agile non possono passare in secondo piano:

1 – Sono più importanti le interazioni tra il team e il cliente che l’utilizzo di determinati processi o strumenti per la realizzazione del progetto.

2 – Prediligiamo che l’obiettivo del cliente sia raggiunto: quando ci viene richiesto un software, questo deve rispettare il desiderio del cliente: il nostro focus deve essere su questo punto e non sul fornirgli documenti di consultazione o altre distrazioni.

3 – Collaboriamo con il cliente: apriamo un canale tra il nostro team e chi ci affida un lavoro. Questo ci permette di instaurare un rapporto di lavoro ben saldo.

4 – I cambiamenti, voluti da un cliente o suggeriti dal nostro team, possono capitare ed è necessario che chi sviluppa il software mantenga sempre una buona flessibilità per raggiungere l’obiettivo.

Il nostro approccio agile

Tramite l’esperienza maturata con clienti di settori diversi, abbiamo compreso come sia necessario approcciarsi con un sistema che mette al centro del progetto il cliente stesso, con flessibilità e adattabilità.
Come lo implementiamo?

  1. Organizziamo riunioni snelle con il cliente per capire assieme quali sono le sue richieste e fornirgli il miglior ventaglio di soluzioni possibili. Le opzioni che forniamo sono frutto della nostra esperienza nel settore, assieme alla nostra capacità di problem-solving.
  2. Organizziamo e pianifichiamo il lavoro assieme al cliente: il team dedicato, che ha già interagito nella prima fase, è selezionato in funzione del know-how professionale più vicino alla soluzione richiesta.

Prima di passare alla parte di sviluppo del software:

  • Comunichiamo e intervistiamo i reali utilizzatori del sistema: questo punto è fondamentale in quanto ci permette di conoscere i reali casi d’uso che contribuiscono in modo significativo allo sviluppo software. Sulla base dei dati raccolti, applichiamo algoritmi e tecniche UX per offrire una soluzioni usabile, affidabile ed efficace.
  • Ci adattiamo alle sue abitudini e processi senza stravolgerli. Decidiamo assieme il canale di comunicazione più comodo per mantenere elevato il tasso di coinvolgimento, evitando stress e smarrimenti nell’utilizzatore.
  1. Lo sviluppo segue un processo iterativo con frequenti rilasci e test unit che consentono di rilevare problematiche e raccogliere feedback dal cliente. Questo garantisce una maggiore sensibilizzazione del cliente verso il lavoro, rendendolo parte attiva del processo in quanto fonte di punti per implementazioni o cambiamenti.
  2. L’output di questo processo è quindi un prodotto affidabile, ma soprattutto utile e utilizzabile. il team di sviluppo rimane a disposizione e interagisce con il cliente, per sapere se è soddisfatto del lavoro e ha necessità di modifiche o di formazione nell’utilizzo delle features del prodotto.

Richiesta

Cosa è stato chiesto?

Soluzione

Soluzione proposta

Risultati

Obbiettivi e risultati raggiunti

Tecnologia

cRIO , LabVIEW

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Weel Done

La nostra soluzione di automazione della calibrazione ha permesso di ridurre significativamente il tempo e i costi associati alla taratura delle schede di acquisizione. Attualmente, circa 40 postazioni di collaudo su tre impianti diversi utilizzano il nostro software di calibrazione e ByteGS, semplificando il processo di taratura e migliorando l’efficienza della produzione.
Realizzazione di un software labVIEW, su controllore PXI RT.
Software Bytelabs ATAP Configurazioni di acquisizione basate su cDAQ e relativi moduli o USB 6210 di NI. Collegamento dati a ByteGS per la taratura, introducendo il nostro sistema per la gestione del Parco Strumenti.
La soluzione è la scelta di utilizzare un comparatore meccanico, ad alta precisione e con connettività wireless. E’ stata studiata una connessione seriale virtuale e un protocollo SCPI, per rendere possibile la individuazione del dispositivo i comandi di preset per l’azzeramento e la lettura ad alta velocità della misura.
Soluzione proposta